Fabrizio Marini… artista poliedrico, paesaggista moderno, mai banale, attento ai particolari… i suoi dipinti esprimono una spiritualità profonda, sono percorsi dell’anima… la sua tenica impeccabile rende i suoi paesaggi una vacanza per l’anima.
Laura Vincetti
Nei quadri di Fabrizio Marini la luce colpisce con forza i paesaggi in ogni loro particolare. I contrasti chiaroscurali che si formano, le sapienti prospettive e la delicatezza delle pennellate ci fanno immergere in un’atmosfera dolce e pacata.
L’acqua, elemento sempre presente in ogni sua opera, a volte infrangendosi con forza sulle rocce, scorre davanti a i nostri occhi mostrandoci verdi paesaggi, borghi e scorci di città.
Tutto l’insieme appaga il nostro sguardo ed il nostro spirito.
Il paesaggio è certamente il soggetto preferito dall’artista, che trova nella pittura l’espressione migliore per mostrarci tutta la sua sensibilità interiore.
La struttura compositiva è costruita con un processo di visione contemplativa ed equilibrata nelle proporzioni.
Gli scorci prospettici ci riportano ad atmosfere pacate e tranquille nelle quali si nota una particolare ricerca nell’uso della luce e del colore.
I toni cromatici sono caldi e misurati, le pennellate ampie ed attente alle variazioni tonali.
Senza dubbio c’è una ricerca del colore quale mezzo espressivo di comunicazione visiva, che consente di percepire le emozioni del pittore.
Professoressa Antonella Carotti
Docente di Discipline Pittoriche
La pittura di Fabrizio Marini si contraddistingue per il tratto lieve, delicato e morbido che rivela una sensibilità assoluta per la luce e le trasformazioni che essa induce sulla natura. Paesaggi e borghi sono i temi a lui più cari.
Nei suoi paesaggi la luce si distende, si stempera, si dilata e ne veicola l’emozione. La sua pittura è intimistica: l’artista sceglie della realtà un momento essenziale, che diviene il cardine della sua poetica coloristica.
Nei suoi quadri ad olio ed ancor di più nella sua pittura su ceramica l’attenzione minuziosa prestata al particolare ed al dettaglio, alla variazione della luce e del colore fanno sì che l’occhio indugi sull’immagine e riemerga in noi il ricordo dei paesaggi umbri. Anche nelle vedute dei borghi riaffiorano le profonde e suggestive emozioni dei borghi “natii”.
Il tempo, come condizione essenziale, è il centro attorno a cui si snodano i percorsi dell’animo sensibile di questo artista.
La maestria è quella della tradizione italiana, pur non mancando i riferimenti alla pittura paesaggistica inglese ed olandese.
Professoressa Angela Pignotti