Il cielo sopra Parigi, verrebbe da dire, ed infatti c’è un cielo bianco e nero che illumina Angel-A ed Andrè mentre danno il meglio di se stessi a proteggersi e cercare la strada delle emozioni che nessuno aveva mai indicato loro. Ammiccando, in fondo, all’opera di Wenders, Besson manda in trasferta sulla terra un angelone biondo per fare ciò che deve fare, dare la speranza ai vinti. E mentre omaggia la bellezza di una Parigi struggente e vivida, fedele a quella cristallizzata nel nostro immaginario, che sembra uscire da un album di Newton, gli sfugge di mano l’angelica creatura, che innamorandosi, non vuole più tornare alla sua celestiale essenza.